Nell’ imminenza dell’appuntamento con le urne del prossimo 9 di giugno, i contenuti e contorni delle votazioni cantonali sugli oggetti Riforma tributaria e acquisto dello stabile per la giustizia si fanno sempre più nitidi.
Contenuti e argomentazioni che ancora mostrano un Ticino involuto su se stesso, così come una politica di cabotaggio e sempre arroccata su posizioni di paura e di difesa.
Il privato spesso si trova nella situazione di assumere rischi, valutando opportunità di investimento. Chi acquista casa, ad esempio, con il ricorso al debito ipotecario. Molti si sono confrontati con decisioni impegnative e spesso sono i più giovani. Il premio Nobel Modigliani incoraggiava proprio i giovani ad assumere rischi e ad indebitarsi, perché quando di investimento si tratta, il tempo ci sarà per ripagare il debito.
Noi siamo un paese invece vecchio - e non solo anagraficamente – purtroppo anche nell’attitudine e nella mentalità. Un Paese che teme la perdita dei privilegi di posizione, dimenticando cosa fosse meno di un secolo fa. Pensiamo ai conti, al debito che lasceremo. Sì, d’accordo, e poi? Il debito se contratto con ragione e visione, permette di costruire il Paese, è semplicemente uno strumento. Oggi purtroppo la nostra “anzianità di Paese” annulla il coraggio che altri Paesi mostrano.
Sono convinto che rimanendo vecchi non faremo che promuovere la politica del “meglio non rischiare, non fare, non farsi giudicare”. Così ad esempio una pista ciclabile da 17 milioni ora costerebbe 50. Forse andava fatta subito, contraendo un debito. Così una circonvallazione del basso Malcantone è ora in discussione per i costi aggiuntivi. Certamente, ma queste infrastrutture - citate a titolo di esempio - servono ora più che mai ed è dunque inutile e dannoso non procedere. Così è l’investimento per lo stabile per la giustizia. Meglio non fare e rimandare? Certo, e poi? Nel breve termine si incasseranno dividendi politici e partitici, ma poi? Ci penserà qualcun altro, forse... i giovani, le nuove generazioni. Ma quali e con quale coraggio politico?
Emilio Martinenghi
Vice presidente PLRT
Corriere del Ticino, 14 maggio 2024